Il lato oscuro dello show, quello che il pubblico raramente vede sugli schermi: è successo anche questo nel corso di Vite al Limite.
Nel corso di oltre dieci anni, lo show Vite al Limite ha raccontato storie complicate, battaglie dolorose e percorsi difficili. Spesso i risultati sono stati entusiasmanti, altre volte il Dottor Nowzaradan e la sua equipe non sono riusciti ad intervenire.
Il programma, nel corso di queste stagioni, è stato accusato di spettacolarizzare il dolore, mostrando il lato più intimo dei pazienti. Del resto, questo è lo scopo del programma: i pazienti accettano di essere ripresi per 12 mesi durante il loro percorso in cambio del ricovero presso la clinica texana del noto medico di origini iraniane.
Non sempre, dicevamo, c’è un lieto fine. Il programma, nel corso dell’ottava stagione, ha realizzato anche uno speciale nel quale si parlava di tutti i protagonisti, nel coso degli anni, di Vite al Limite, sconfitta dalla terribile malattia. Eppure, in molti accusano la produzione americana, si parla sempre troppo poco dei tanti pazienti che non sono riusciti a vincere la loro battaglia. Questo, spiegano sempre i critici della trasmissione, crea un racconto quasi sempre positivo e di un percorso di facile realizzazione. Ma, sappiamo, non è così.
L’argomento è tornato in auge con la notizia della dipartita di Destine LaShae, prima donna transgender a partecipare alla trasmissione, scomparsa all’età di 30 anni. Come riportato ai media statunitensi, Lashaee si sarebbe tolta la vita e l’annuncio è stato dato dal fratello sui social.
Pochi giorni prima, Lashaee aveva scritto un post commovente sempre sui social: “Sono grata di aver toccato milioni di vite e cuori in tutto il mondo. Vivendo la mia vita così tanto dolore per così tanto tempo ho capito che Dio non fa errori. Sono grata per il mio viaggio e per tutto quello che ho passato. Non rimpiango un solo momento”.
Destine Lashaee, che soffriva di una grave forma di obesità, era si era rivolta all’equipe del Dottor Nowzaradan dopo un tentativo di suicidio. Un caso spinoso per la clinica texana, dal momento che la giovane soffriva di una grave depressione. Era arrivata a pesare oltre 300kg, ma con l’aiuto del noto medico e della sua forza di volontà, era riuscita a perdere molti kg.
Sono, da quanto si apprende, nove i pazienti che sono scomparsi in questi anni. Il primo caso – che i telespettatori della trasmissione ricorderanno certamente perché avvenuto durante la sua esperienza ripresa dalle telecamere – è stato quello di Robert Buchel, venuto a mancare il 15 novembre 2017.
Pochi mesi fa, invece, è venuto a mancare L.B. Bonner, morto suicida, mentre gli altri pazienti scomparsi in questi anni sono: Henry Foots, Lisa Fleming, Sean Milliken, Kelly Mason, Coliesa McMillian e James King.
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