La tv è la sua seconda casa, ma a cosa si sarebbe voluto dedicare Carlo Conti in alternativa? Lo ha rivelato lui stesso, di che si tratta.
Fin dalla metà degli anni ’80, cioè dal suo esordio su Rai 1 al timone di Discoring, Carlo Conti è un volto familiare per i milioni di italiani che ne apprezzano la simpatia e il talento. Sono numerosissimi i programmi che in circa trent’anni ha condotto con enorme successo: Giochi senza frontiere, Luna Park, Fantastico, In bocca al lupo!, Domenica In, I raccomandati, il Festival di Sanremo, Miss Italia, L’Eredità, I migliori anni, Tale e Quale Show, solo per citarne alcuni.
Un trionfo dietro l’altro di cui è sempre stato anche autore. Conti lo spettacolo ce l’ha nel sangue e a dimostrazione di ciò ci sono anche tutte le trasmissioni da lui ideate anche per altri colleghi e tutte le volte in cui ha ricoperto il ruolo di direttore artistico di tanti eventi televisivi tra cui il Festival di Sanremo, Sanremo Giovani, Miss Italia e Zecchino d’oro.
Eppure, dopo il diploma in ragioneria conseguito col massimo dei voti all’istituto tecnico commerciale e statale ad indirizzo mercantile “Duca D’Aosta”, il suo destino professionale sembrava tutt’altro. Pochi sanno che prima di approdare sotto i riflettori, Carlo lavorava in banca e che fu lui stesso a licenziarsi per dedicarsi alla scalata verso la fama.
Carlo Conti, “Una scelta di vita”: quale sarebbe stata la sua alternativa alla tv
Già alla fine degli anni Settanta, Conti lavorava come direttore artistico presso alcune radio private di Firenze, sua città natale. Insieme ad alcuni amici, fonda nel 1977 Radio Firenze Nova e nel 1978 debutta a Radio Firenze 2000 come dee-jay e speaker. Nei primi anni ’80 conduce il programma Radio Notte su Lady Radio (di cui in quel periodo è direttore) insieme all’ex compagno di scuola Giorgio Panariello.
Durante la presentazione di Un ciak per artisti domani, trasmissione di cui è anche autore, fa amicizia con Leonardo Pieraccioni e nel 1986 decide di lasciare il posto fisso in banca per lavorare a tempo pieno ai suoi progetti artistici. Con Pieraccioni dà vita così ad una serie di programmi comici su Teleregione Toscana ed a loro si unisce anche Panariello: i tre iniziano quindi a spopolare per i teatri della Toscana con lo spettacolo Fratelli d’Italia.
Nel frattempo, Carlo fa il suo ingresso a Rai 1 cominciando la sua longeva carriera di volto televisivo. Dopo trent’anni di successi, in occasione di un’intervista concessa al settimanale Oggi, l’amatissimo presentatore toscano ha tirato le somme della strada percorsa finora ed ha ammesso che, se non avesse lavorato in tv, avrebbe continuato comunque a farlo in radio. “Mi sarei fermato a fare lo speaker sulle radio locali. La mia è stata una scelta di vita e, quando decido, vado dritto per la mia strada – ha raccontato – L’esistenza ti insegna che è troppo breve per essere infelici”.