L’ex gieffina del Grande Fratello 10, si è lasciata andare ad un lungo sfogo sui social: il momento difficile
Nelle ultime ore sta facendo il giro del web il lungo sfogo di un’ex gieffina. La giovane, dopo essere diventata famosa con la partecipazione al Grande Fratello 10, non ha mai smesso di essere seguita dai tanti fan affezionati.
Sul suo profilo Instagram, la donna ha purtroppo messo alla luce una profonda piaga sociale, che ancora oggi, affligge moltissime persone nel nostro paese. L’ex protagonista del GF ha condiviso con i suoi folllower una bruttissima esperienza fatta nella clinica dove lavorava. Ecco cos’è successo.
L’ex gieffina racconta il drammatico evento dopo il parto
Nell’edizione 10 del GF, l’ex gieffina Sarah Nile è sicuramente uno dei volti che ha riscosso maggiore successo. Sui social la donna ha condiviso la sua storia d’amore con Pierluigi Montuono e la nascita delle loro due figlie. La prima, Noah è venuta al mondo il 9 aprile 2021. La seconda Evah è nata il 20 marzo scorso con la procreazione medicalmente assistita.
L’ex gieffina ha condiviso con i suoi folllower una drammatica esperienza avuta nella clinica dove lavorava. La 37enne, laureata in massaggio fisioterapico, è stata licenziata dopo 7 anni di lavoro al rientro dalle ferie, dopo il parto della piccola Evah.
“È giusto essere obbligate a scegliere tra l’essere madre o la carriera?”, ha esordito la Nile nella didascalia. “Negli anni ho avuto la fortuna di lavorare in un contesto a me affine, di lavorare bene e con tanta passione” ha raccontato. Di aver “amato tutto ciò che ho fatto ogni singolo minuto fino al 07/09/2023, giorno in cui una lettera di licenziamento, in tronco e senza preavviso, ha fatto scoppiare la bolla mentale che mi ero costruita”. Un fulmine a ciel sereno per l’ex gieffina: “In tronco e con un generico “problemi economici” o almeno così dovrebbe sembrare perché ci sono cose che non tornano”.
La Nile pensa che dietro il suo licenziamenti ci sia altro. “Non mi torna perché prima di me è stata licenziata un’altra collega che aveva appena partorito. Non mi torna perché a pochi giorni dalla raccomandata del 7 settembre anche un’altra collega è stata licenziata al terzo mese di gravidanza” si è sfogata sui social. “E non mi torna soprattutto perché ho ricevuto la comunicazione di licenziamento a soli cinque mesi dalla nascita della mia splendida Evah”. Aggiungendo che era un periodo già particolare, nel quale era appena rientrata dalle ferie e si trovava in ospedale per un delicato intervento di Noah.
Sarah Nile ha poi parlato della Procreazione medicalmente assistita e di tutti gli sforzi per riuscire a diventare mamma. “La mia dedizione si è scontrata con regole arcaiche dove la donna, madre e lavoratrice è un ossimoro, qualcosa che non può coesistere”.
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Sarah ha poi svelato quanto le sia dispiaciuto e costato non aver modo nemmeno di “salutare”, accomiatarsi da un lavoro che la appassionava e in cui credeva. “I miei amati pazienti con i quali avevamo appuntamento fisso nei pomeriggi settimanali, e per i quali ho sentito di dedicarmici anche nelle feste, nei sabati, nelle domeniche, ovunque in qualsiasi momento ci fosse il bisogno, non ho avuto modo né tempo di potervi salutare” ha spiegato. “So solo che di certo non potevo chiudere “in tronco” perché una spiegazione era dovuta così come una breve riflessione: può una donna essere licenziata perché diventata madre?”.
