Carlo Cracco è tra gli chef tv più apprezzati: possiede un patrimonio stellare originato dalle sue tante attività, ma non è il più ricco.
Da Alessandro Borghese a Antonino Cannavacciuolo a Bruno Barbieri sono molti gli chef che si sono conquistati fama e popolarità con la loro presenza tv. Chef che devono gran parte del loro successo al talento dimostrato in cucina e che grazie a programmi affermati, hanno condiviso la loro esperienza con i telespettatori. La cucina resta tuttavia il primo amore, non a caso tutti affiancano al loro lavoro in tv la gestione dei ristoranti prestigiosi.
Il lavoro in cucina è dedizione, passione ma anche tanto sacrificio. Un lavoro che spesso non riconosce festività, ferie e riposi. Lo sa bene Carlo Cracco che per affermarsi ha lavorato a lungo non sottraendosi a nessun tipo di fatica. Tutto questo l’ha portato ad aprire vari ristoranti, a pubblicare libri, ma soprattutto ad approdare in tv. Per molte stagioni è stato giudice di Masterchef e sin da subito il pubblico lo ha apprezzato. Poi ha deciso di dedicarsi solo ai fornelli e ai ai suoi ristornati. Veneto ma d’adozione milanese Cracco possiede vari locali che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti.
Proprio per le sue tanti attività l’ex giudice di Masterchef è rientrato nella classifica redatta da Pambianco Strategie d’Impresa che rivela quali sono gli chef italiani che guadagnano di più. Cracco, con tutte le sue attività, rileverebbe un fatturato di circa 8,1 milione d’euro. Il caffè bistrot in Galleria Vittorio Emanuele, la location eventi Carlo e Camilla in Segheria, il Garage Italia e Ovo situato nell’hotel a 5 stelle a Mosca registrano incassi lodevoli. Cracco è sicuramente tra gli chef più ricchi, ma non è sul podio. Ecco chi guadagna più dell’ex giudice.
Chi è lo chef italiano più ricco: la classifica
La classifica stilata da Panbianco indica gli chef italiani più ricchi. Una classifica che non vede sul podio Cracco, ma neanche Cannavacciuolo sebbene quest’ultimo occupi una posizione rilevante. Ai primi posti si trovano i fratelli Cerea, titolari del ristorante Da Vittorio, che dispongono d’un patrimonio pari a 17,9 milioni di euro.
Poi ci sono i fratelli Alajmo e infine gli chef lombardi Enrico Bartolini e Andrea Berton, con patrimoni rispettivamente pari a 6,1 milioni e 5,1 milioni. Dati d’un certo rilievo che confermano il successo e il prestigio della cucina italiana.